Cos’è il Val d’Orcia Art Festival
“Sono contento che questo progetto parta proprio da Radicofani e che coinvolga il più possibile la Val d’Orcia per la valorizzazione del paesaggio tramite la pittura e l’arte in generale – ha dichiarato il Sindaco Francesco Fabbrizzi – Il Comune di Radicofani contribuirà al Festival con il Patrocinio e mettendo a disposizione alcuni locali per le mostre, come per esempio la sala del Consiglio. Inoltre contribuiremo con la pubblicità per diffondere l’evento”.
In questo periodo in cui con i musei ed i teatri chiusi, le mostre annullate, l’arte era stata abbandonata a sé stessa e proprio spinti da questa voglia di rinascita che tre artisti locali: Alessandro Ficola, Angela Sanna e Ilenia Massai ha deciso di realizzare il loro sogno ovvero un primo Festival di arte in Val d’Orcia.
L’evento sarà ripetuto ogni anno all’interno del Parco della Val d’Orcia, in collaborazione con gli enti, le associazioni e le attività che vorranno aderire al progetto, con l’obiettivo di promuovere e far conoscere al pubblico, l’arte in tutte le sue forme, con una kermesse di artisti emergenti ed affermati, italiani ed esteri, che nelle prime due settimane di Settembre si daranno appuntamento con eventi, manifestazioni, esibizioni, mostre collettive e personali, proiezioni e campus.
Per l’anno in corso il tema è libero, ogni artista potrà prenotarsi entro il 31 Luglio 2021 e portare due opere a scelta, che saranno esposte in una mostra collettiva, nel pieno rispetto delle normative vigenti sulla salute e sicurezza.
“Ringrazio gli organizzatori che hanno deciso di far partire questo Festival dalla nostra cittadina e mi auguro che, anche se per il momento è un piccolo/medio evento, potrà sicuramente diventare un incontro ripetuto negli anni molto importante e che grazie anche a questo Festival aumenti il flusso di turismo che ogni estate visita il nostro borgo – ha concluso il primo cittadino –. L’arte è un bene enorme, quindi è chiaro che bisogna valorizzare anche questo settore che a volte è messo ai margini e Radicofani pure quest’anno mette il focus per i suoi eventi estivi incentrati sulla cultura e sull’arte in ogni sua forma”.
Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sarà presente all’inaugurazione della prima edizione del “Valdorcia ART Festival” che si terrà a Radicofani dal 10 al 12 settembre, per il ‘taglio del nastro’ insieme al sindaco del piccolo borgo Francesco Fabbrizzi, il primo giorno della Manifestazione.
L’evento è un importante festival culturale per promuovere sia l’arte in tutte le sue forme, dopo che le mostre sono state trascurate in tempo di pandemia, che il territorio della Val d’Orcia.
Il Festival ha ricevuto il Patrocinio oltre che della Regione Toscana e del Comune di Radicofani, in cui viene svolta la manifestazione, anche della Provincia di Siena e di tutti i Comuni del Parco della Val d’Orcia tra cui Pienza, San Quirico, Castiglione d’Orcia e Montalcino.
Il ‘Valdorcia ART Festival’ si pone l’obiettivo di poter portare alla rivalsa l’arte sia per quanto riguarda dipinti, sculture e fotografie proponendo un concorso, le cui iscrizioni sono ancora aperte, che vedrà come Presidente di giuria l’illustre critico d’arte Giorgio Grasso.
“Nella nostra amata Val d’Orcia, siamo lieti di poter ospitare Giorgio Grasso, famoso critico d’arte, con l’auspicio che questa prima edizione del Festival sia l’inizio di un lungo cammino per promuovere l’arte in tutte le sue forme – ha dichiarato la Presidentessa dell’Associazione Angela Sanna –. Mi auguro sia solo l’inizio per ricondurci a “riveder le stelle” dopo il buio che ci ha accompagnato”.
Il famoso critico, di origine siciliana ma milanese di adozione, scelto dagli organizzatori del Festival ha un background di altissimo spessore ed è uno stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, altro critico di spicco del panorama artistico italiano ed internazionale. È stato curatore del padiglione Italia, con direttore Vittorio Sgarbi, della 54° Biennale di Venezia, curatore del Padiglione Armenia della 57° Biennale di Venezia e membro del comitato scientifico del Padiglione Grenada della 58° Biennale tra le migliaia altri impegni con l’arte.
L’esperto partecipa a tanti eventi ogni anno, ma è la prima volta che verrà nel piccolo borgo di Radicofani, nonostante ne aveva sentito già parlare per fama. La ragione per cui va a tutte le manifestazioni di arte è per pubblicizzare l’arte contemporanea e perché sta conducendo una battaglia contro l’arte povera e concettuale, insieme a Jean Clair in Francia e Vittorio Sgarbi in Italia, perché secondo lo specialista, l’artista deve saper colpire e far emozionare l’occhio dell’osservatore, anche inesperto con la bellezza e l’originalità della sua opera, non importa che siano tecnicamente perfetti, l’importante è l’emozione che trasmettono.
“Gli artisti hanno ricevuto il dono di creare qualcosa che sappia far emozionare il pubblico, io ho insistito con loro, anche durante il periodo di covid, per creare opere d’arte in attesa della ripresa perché l’arte serve per dare emozioni e bellezza e qualunque problema abbia una società o una singola persona attraverso l’estetica, l’emozione e la bellezza si risolve” – ha spiegato il noto critico.
“Il messaggio che voglio mandare agli artisti in gara che conoscerò direttamente durante il festival è che mi aspetto che diano una forte emozione estetica, non un forte concetto – ha detto Grasso –; loro devono sapere che se vogliono colpire il presidente della giuria, io ho questo problema, che devo provare un’emozione guardando l’opera”.
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