IL CRITICO E LE MODELLE

IL CRITICO E LE MODELLE

Il romanzo dell’arte nella voce delle sue protagoniste

di Giorgio Gregorio Grasso

Donne nell’arte: modelle di popolari artisti, figure, volti femminili immortalati negli anni da grandi pittori, storie nascoste di queste muse velate di cui poco si è parlato.

E’ un’emozionante antologia di vite raccontate, queste donne di epoche, culture, età, ceti sociali e città diverse che però hanno molto in comune: la pittura e le passioni per gli artisti.

Sono donne sconosciute, anonime, leggendarie divenute col tempo famose fino ai giorni nostri, per mano del pittore che le hanno ritratte, scolpite, modellate e plasmate. Le modelle sono sempre state un simbolo della naturalezza e rincarnazione delle femminilità spesso nascosta di una donna, lasciatasi andare a pose, gesti inusuali, per molti versi e spesso proibite per allora, con corpi ridondanti, formosi, forgiati da ombre che generalmente l’artista sapeva come far risaltare per renderle ancor più sensuali o meno, agli occhi di chi le avrebbe ammirate.

Come per i poeti, le cui poesie erano dettate da meravigliose ispiratrici rese infinite in splendidi versi o in opere letterarie, i pittori imprigionati da molteplici emozioni, hanno saputo catturare nella tela ogni piccolo particolare che hanno reso importante non solo il loro dipinto d’autore, ma anche la modella appunto, ammirando e contemplando ciascun singolo punto del corpo, fino a venerarle, onorarle e ricordarle nei secoli; artista e modella, un connubio sensuale, erotico e carnale, a tratti anche desolante e avvilente, ma esaltante se si pensa che hanno prestato il loro corpo, volto e anima alle opere più famose al mondo che ancor oggi ne parliamo e ammiriamo.

Quelle donne sono davvero esistite, hanno un nome, hanno avuto una vita, una storia, e quasi sempre appartenevano alla famiglia del pittore, ma la maggior parte sono modelle divenute, per la loro esaltazione del proibito e del bello, amanti e compagni del proprio artista, le quali hanno incrociato la loro vita determinando il successo dell’opera, come la storia d’amore tra Nina Andreevsky e Kandinsky per citarne una.

Sono protagoniste di grandi opere d’arte a volte dimenticate, di cui non sappiamo quasi nulla, ma hanno contribuito a fare la storia dell’arte dell’occidente, condividendo a compiere meraviglie e splendori che continuano a suscitare emozioni anche dopo secoli dalla loro realizzazione.

 

In questo romanzo, divertente da una canto e dall’altro curioso, si viaggia in linea parallela la vita delle modelle, conosciute nella storia dell’arte, emblema dell’immortalità e note più loro che quasi l’artista, per la loro storia e bellezza e per ciò che rappresentano nel dipinto.

Si percorre quindi una storicità unica che lo scrittore, lo Storico e Critico d’Arte Giorgio Gregorio Grasso sa fare, senza sforzo di lettura si viene catturati da ogni particolare per rivivere fantasticamente ciò che ogni modella, da Frida Kahlo nel suo autoritratto, a Ruben con il ritratto di Hélène Fourmet a Botticelli con la Nascita di Venere, potrebbe aver pensato e trasmesso in determinate situazioni impensabili al momento.

Lo scrittore immagina scene di seduzione e corteggiamento, quasi rivivendo ogni piccolo passaggio e scena, inserendosi e intrufolandosi in ogni racconto breve osservando e quasi analizzando dal vivo, un percorso essenziale e vissuto tra arte, storia e sentimenti aggiunti, un ribaltamento di ruoli, ora è la modella pressoché a spingersi nell’animo dell’artista, scoprendo e immaginando i suoi pensieri e cogliendo un’intimità più vera e quasi introspettiva che ella non sempre fa apparire nelle sua raffigurazioni.

 

Nei tempi avvenuti, essere la modella di un artista denotava valere poco più di una prostituta, e tale reputazione, una volta unta, non si poteva più riscattare, come indennizzo però, sono diventate oggetto di quadri che milioni di persone ammirano, hanno ammirato e ammireranno: si può dire che in cambio abbiano ricevuto l’eternità e che il loro fascino, bellezza e seduzione sia stata bloccata per sempre all’estremità del loro splendore.

Leggere questo libro è come entrare nella parte più intima e segreta di donne decantante muse per eccellenza, reduci di amori sensati e coperte di arte fino a respirarne l’aria più magica…modelle che la storia ha spesso dimenticato e ora in questo romanzo li riporta in vita, raccontandone le esistenze intrecciate con quelle dei maestri e dei loro capolavori.

Insomma, leggerlo è come entrare in punta dei piedi nelle grazie delle donne dipinte nei quadri di quei grandi pittori che hanno amato l’arte più di se stessi, e lo scrittore non vuole narrare le modelle come semplici soggetti, ma come coloro che hanno voluto far dono di sublime bellezza, le anima con energia e forza, quasi a sentirne il profumo e la voce, inebriando il lettore d’ispirazioni artistica con la capacità di trasportarlo fino a farlo innamorare di quel mondo magico dell’arte e non solo; comprendere l’arte è anche questo, amare ogni essere che la genera e apprendere l’essenza di chi si nasconde dietro ad una figurazione e immaginare… chissà se esistono ancora le muse ispiratrici che ammaliano con le loro espressioni!

 

– Il libro è in vendita e si può trovare in occasione di ogni inaugurazione presso la Venice Art Gallery di Venezia.

 

M° Monica Isabella Bonaventura

1 Comment on "IL CRITICO E LE MODELLE"

  1. Un libro che era necessario.
    Da artista che ritrae Donne non vedo l’ora di comprarlo

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