Arte e la festa del Palio. Un connubio che dura da secoli

Siena. Palio è festa, sia delle Contrade che del patrimonio artistico che la città di Siena raccoglie tra le sue mura.

La mia visita alla contrada del Leocorno inizia con un incontro un po’ casuale, all’ingresso della Chiesetta in Pantaneto una persona con la barba più bianca del bianco delle bandiere di Contrada mi si avvicina e con lui, responsabile della commissione artistica della Società Il Cavallino, iniziamo una chiacchierata che ci riporta ai secoli 400 e 500. Cannoni Fabio, quando da sfogo alla sua passione artistica e contradaiola si dimostra una fonte impensabile di storia, date, aneddoti, racconti che fanno crescere in me sempre più rispetto e profonda attenzione verso questa persona così affascinante grazie anche ai sui anni portati con grande dignità! Ascolto con la sensazione di ritornare a quegli anni.

Tra il 400 ed il 500, a Siena si formò un’associazione “ La congrega degli Artisti Senesi e Rinascimentali”

che si riunivano originariamente nel cortile al Chiasso Largo pochi metri dalla famosa curva di S. Martino. Nel 500 esisteva la cappella degli Artisti con accesso da via S. Virgilio questa situazione si è prolungata fino al 700, quando Napoleone scese in Italia e in uno dei suoi attacchi alla città la Chiesa fu distrutta, era la fine del 1700.

La congrega senza più un luogo dove ritrovarsi, scelse la Chiesa della Contrada del Leocorno per le sue riunioni, discussioni, condivisioni sull’arte di quel tempo.

Nel 1914 la Congregazione si estinse definitivamente e fece dono di tutte le opere che aveva realizzato nei secoli alla Contrada stessa.

Visitando il bellissimo museo di contrada continua il Cannoni, possiamo appropriarci visivamente di dipinti restaurati con attenzione e professionalità recentemente, sono grandi dipinti principalmente del 1600 del Nasini e del Martelli, dipinti che si trovano nella stanza della vittoria e delle promesse situata nella parte più alta del museo di contrada. Le tele contemplano tematiche riguardanti l’arte dei mestieri (il sarto, il falegname, il Fabbro, il fornaio, il calzolaio,) oltre al dipinto dedicato alla Magistratura con la Vergine a proteggere. Il legame tra Arte e Palio (laico e religioso) lo si evidenzia nella cerimonia dei Ceri e dei Censi che si svolge ad ogni Palio, i ceri portati in Duomo dai Bambini di contrada con partenza da chiesa S. Spirito; i censi con partenza dal Palazzo comunale sempre in ringraziamento all’Assunta. Torniamo alla chiesa del Leocorno, piccola galleria d’arte del600 con autori Senesi di valore, i fratelli Domenico e Rotrio Manetti, Astolfo Petrazzi, Bernardino Mei, noto a livello mondiale, Del Febo, Burbarini, Montorselli.

Nella chiesa invece sono esposti alle pareti dipinti che rappresentano la vita di S. Giovanni Battista, dall’annunciazione, a Zaccaria, fino alla decapitazione decretata dal connubio Nerone, Salomè.

Il soffitto dipinto dal Montorselli raffigura il Paradiso in attesa di S. Giovanni, che è poi il Santo patrono della Contrada stessa.

Arte e religione si uniscono alla festa del Palio sempre e comunque. Il Palio che viene dipinto da sempre con accurato rispetto dei canoni tradizionali ha oltre ad un valore simbolico x la contrada vincente che lo custodirà in eterno, un alto valore sia artistico che interpretativo. Tanti sono gli artisti di valore che si sono cimentati nella realizzazione dell’ opera, da Tadini a Botero, Rauch, Campeggi, Mitoraj, Adami, Dine. Picasso fu interpellato per dipingere un Palio. Accettò l’incarico e disse al responsabile artistico del Palio che si sarebbe fatto vivo quando il lavoro sarebbe stato finito. La commissione Palio fu invitata in Spagna per ritirare il dipinto, Picasso srotolò il capolavoro e la commissione visti alcuni dettagli secondo il loro pare non in linea con la tradizione senese fecero alcune osservazioni al Maestro, il quale prese colori e pennelli, iniziò ad imbrattare il dipinto fino a renderlo praticamente improponibile e senza salutare ritornò nelle sue stanze. Bene, quel palio fu  dipinto da un artista praticamente sconosciuto che, cercò di copiare con risultato di poco valore il Cubismo del Maestro.

Siena città ricca di contenuti come il pavimento del Duomo, che viene scoperto per essere contemplato 20 giorni all’anno, ponendo in evidenza la profonda cura che la Città ha consapevole dei meravigliosi tesori che racchiude.  Questa chiacchierata ha portato fortuna alla Contrada del Leocorno che ha vinto il Palio dell’Agosto 2022 dopo 15 anni di astinenza, un Cencio bellissimo dipinto dall’artista Andrea Anastasio, un luccicare di paillettes con la Madonna del Tiziano in alto a desta, due teste di cavalli azzurri al centro e i tradizionali riferimenti della storia, un’opera contemporanea di grande spessore.

Mario Perron

Be the first to comment on "Arte e la festa del Palio. Un connubio che dura da secoli"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*