Considerazioni sulla scultura dedicata alla “Spigolatrice di Sapri”

Con questo articolo intendo da una parte esprimere un giudizio positivo sull’opera realizzata dallo scultore, dall’altra sottolineare che nulla ha a che fare con quello che gli era stato commissionato.
Doveva rappresentare una figura femminile che ha assistito alla strage di 300 giovani patrioti..
La tristezza, la compassione dovevano accompagnare la fierezza che animava la giovane spigolatrice che decise di seguirli e che li vide morire.
Poteva anche rappresentare una donna nuda, come nell’ opera di Eugéne Delacroix “ La libertà che guida il popolo” ma non con quel sorriso accattivante completante fuori luogo e con abito fuori contesto.
Sono convinto che l’opera andrebbe spostata in quanto nessuno potrà mai capire il messaggio di un’opera che doveva porsi come obiettivo quello di emozionare lo spettatore al ricordo dell’uccisione di tanti giovani patrioti che hanno donato la vita per l’Italia e la libertà.
La statua nella piazza assume sempre un grande significato simbolico, etico e politico. La pubblica amministrazione deve verificare se le opere d’arte, da chiunque realizzate, siano adeguate. Mi auguro che al più presto la politica ponga rimedio all’errore dell’artista che probabilmente non aveva letto la poesia meravigliosa di Luigi Mercantini che tutti abbiamo imparato a scuola.

4 Comments on "Considerazioni sulla scultura dedicata alla “Spigolatrice di Sapri”"

  1. Bravissimo Giorgio Gregorio Grasso!!!!!

  2. Grande Giorgio

  3. Condivido in pieno

  4. Condivido pienamente e credo che un artista debba, oltre che documentarsi, usare il cuore, l’opera deve generare emozione. Questa algida figura di cui sono enfatizzare le forme anatomiche, non ha espressione,rappresenta solo un virtuosismo tecnico avulso dal contesto storico di allora e culturale e artistico odierno. Andrebbe ricollocata

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