AGRIPPINO MARTELLO – Creatività e organizzazione

Grazie Agrippino per aver accettato questa intervista che sicuramente sarà interessante per i nostri lettori. Di te sappiamo che sei un artista che dipinge astratto e figurativo, un curatore e organizzatore di Mostre d’Arte Internazionali e da un po’ di tempo sei Direttore artistico dell’Associazione Itaca.

Buongiorno a tutti, ti ringrazio Monica di avermi contattato per questa intervista, sono onorato. Ma ti dirò che tutto ebbe inizio 5 anni fa per un viaggio tanto sognato a Barcellona, nella quale ho lasciato il mio cuore. Lì conobbi una organizzatrice di mostre, dove feci la mia prima mostra all’estero, qui devo solo ringraziare una mia amica collega, che mi inviò a partecipare a questa meravigliosa mostra, e così feci.

– Quali sono stati i passaggi chiave e le esperienze che ti hanno portato a ricoprire il ruolo di leadership all’interno dell’Associazione Itaca, promuovendo l’arte contemporanea a livello internazionale? Puoi parlarci brevemente dell’Associazione Itaca?

Tramite l’organizzatrice conobbi il mio presidente Gorgonio Sanjuán, che ci trovammo per la prima volta a Roma, era il 10 giugno 2021 e nell’occasione mi ha nominò organizzatore di mostre internazionali Itaca. L’anno prima gli stavo dando una mano ad allestire una mostra, vedendo la mia personalità di persona dinamica, pensò che ero la persona che lui cercava, e così fece. Itaca nacque nel 2018 a Madrid creata proprio dal mio Presidente e significa: Internazionale Tour di Arte e Cultura.

– Come riesci a bilanciare il tuo ruolo di curatore e Direttore artistico con la passione per la pittura, considerando che le tue opere astratte e figurative riflettono aspetti contrastanti del tuo carattere?

Diciamo che sarei più ritrattista astratto nella mia pittura. Con la tecnica dell’astratto vado a periodi di confusione, ma a volte anche di libertà, non so se riesco a fare capire il concetto. Dico che l’astratto per me trasmette libertà, quello che fuori esce dall’anima. Riguardo alla domanda come mi bilancio tra pittura e Direttore curatore artistico. Vado a periodi di organizzazioni di Mostre, una c’è l’ho in atto a Oderzo in provincia di Treviso, l’inaugurazione è stata fatta il 4 ottobre con la presenza di un grande numero di persone, rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2026, a susseguirsi alla ricorrenza del Carnevale, ne organizzerò un’altra all’interno della Scuola Grande di San Teodoro a due passi dal Ponte di Rialto a Venezia. Poi la pittura è una passione, realizzo opere su commissioni tra una mostra e l’altra.

 – Qual è stato il momento più emozionante nella tua carriera di curatore fino ad ora, e come ha influenzato la tua visione artistica personale?

La mia carriera da curatore è solo all’inizio. L’emozione arriva tutte le volte che organizzo mostre internazionali, poi la grande emozione sono gli artisti che vengono da tutte le parti del mondo.

– In che modo la tua esperienza come Maestro d’Arte ha influito la tua capacità di organizzare esposizioni d’arte di successo?

All’inizio non pensavo che il titolo di Maestro d’Arte mi servisse a qualcosa. Oggi invece grazie a te Monica che sei in tutti gli effetti la mia madrina d’arte e ne sono molto onorato, ho capito il senso di questo Diploma. Già con questo titolo dovevo capire dove sarei arrivato e questo per me oggi è un grande successo.

 – Come descrivi il processo creativo dietro le tue opere astratte, e come si differenzia da quello delle tue opere figurative?

L’astratto e il figurativo sono due tecniche di pittura diverse: nel primo c’è lo sfogo, l’esplosione, il creare ciò che vediamo, ma soprattutto quello che vedono gli altri, perché ognuno vede quello che suscita dentro di noi. Mentre con il figurativo è quello che catturo dentro l’anima delle persone, attraverso i miei ritratti e la luce dei miei paesaggi trovo la serenità

 – Quali sono le sfide principali che affronti come Direttore dell’Associazione Itaca nel promuove l’arte contemporanea?

Essere direttore non è così semplice. Da organizzatore di mostre a essere direttore oggi è stato un grande passo, ma sono due cose molto diverse. Come Direttore devi aprirti innanzitutto con gli artisti parlare ascoltare, promuoverli. La cosa principale è far capire loro di credere in sé stessi, nelle proprie potenzialità, perché a volte nel creare un qualcosa ci si blocca che non si riesce a realizzare. All’inizio della mia carriera pittorica mi era successo questo, ma poi è come se la tela mi chiamasse e da lì non mi sono più fermato.

– Come traduci le tue emozioni e pensieri personali nei tuoi dipinti, attraverso tecniche e scelte artistiche specifiche?

Ogni dipinto che realizzo è un’emozione grande nel crearlo, come un bambino che riceve la sua prima bicicletta. Per la tecnica vado a periodi, dettati dal momento della mia vita. Quello che parte dalla mia mente io realizzo, ci sono sempre molte tecniche da scoprire e realizzare; una grande emozione mi suscita nell’esecuzione dell’opera stessa.

– Quali sono le tendenze artistiche contemporanee che ti ispirano maggiormente, e come le incorpori nelle tue creazioni?

Le mie tendenze artistiche sono varie, partono facendo riferimento il grande Pittore Van Gogh con i girasoli che è stato uno dei miei primi quadri che ho conseguito. Ad oggi, catturo lo sguardo e l’anima delle persone.

– Quali sono i progetti futuri come curatore e artista, e come prevedi di evolvere la tua carriera artistica nei prossimi anni?

Questa domanda non è facile rispondere, forse se avessimo la sfera magica sapremo del nostro futuro. Oggi dico, che ogni anno, ci saranno nuove mostre internazionali in Italia e all’estero, realizzerò gemellaggi e da là si conosceranno nuovi artisti da invitare a far parte di questa meravigliosa Associazione ( ITACA ). Oggi sono fortunato di aver conosciuto persone meravigliose che mi hanno accompagnato in questo viaggio tra cui te Monica e ce ne saranno sempre di più. Ora dico che sono soddisfatto dove la mia strada dell’arte mi ha portato, da un alunno di scuola d’arte a Direttore – Maestro d’Arte e curatore di mostre internazionali.

 Grazie per il tempo che hai dedicato ai nostri lettori.

Grazie a voi tutti e a te Monica di questa meravigliosa intervista

Monica Isabella Bonaventura – Redattore

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